Per il blogger Danilo Del Vecchio il regime naturale previsto per i professionisti, indipendentemente dal volume di affari raggiunti nell’anno precedente, è quello della contabilità semplificata, mentre quello della contabilità ordinaria è applicabile soltanto su opzione.
Il regime di contabilità semplificata e l’opzione di contabilità ordinaria per i professionisti
Dal 1 gennaio 1997 è previsto il regime della contabilità semplificata per tutti i professionisti, a prescindere dal valore dei compensi che sono stati raggiunti. Per le imprese, invece, il discorso è diverso e, come stabilito dall’art. 18, D.P.R. n. 600/73 in quanto la tenuta del regime in esame è condizionata al rispetto di precisi ricavi guadagnati nell’anno precedente. Al contrario, per quanto riguarda il mantenimento della contabilità ordinaria, è possibile a prescindere dai compensi raggiunti, ma può valere soltanto a seguito di opzione di durata annuale, che il professionista può esercitare tramite relativa comunicazione.
Nello specifico, l’opzione deve essere esercitata con l’applicazione del regime che il professionista ha deciso di scegliere o a inizio anno o dell’attività, e attraverso la comunicazione che dovrà essere effettuata all’interno della dichiarazione annuale Iva del primo anno d’imposta. Per ogni professionista che abbia optato sul regime di contabilità ordinaria sono obbligatori i registri Iva, il registro cronologico e i registri supposti dalla normativa vigente in materia di lavoro. Inoltre, a partire dal 1 gennaio 2002 ed attraverso l’art.14 D.P.R. 435/2001 è stata prevista, per i professionisti che abbiano scelto il regime di contabilità ordinaria, la possibilità di non tenere dei registri prescritti a scopi iva ed i registri dei beni estinguibili se le annotazioni sono già state inserite all’interno del registro cronologico.
Gli obblighi dei professionisti in regime di contabilità semplificata
Parlando invece del regime di contabilità semplificata, per i professionisti sono obbligatori i registri Iva, i registri dei pagamenti e degli incassi, i libri e i registri supposti dalla normativa vigente in materia di lavoro. È però possibile eliminare il registro Irpef incassi e pagamenti, a prescindere dal volume degli affari, solo nel caso in cui i dati sono stati annotati nelle sezioni appositamente dedicate, le operazioni che non sono oggetto di Iva e utili soltanto a scopi Irpef. Bisogna però rammentare che diventa necessario, al termine dell’esercizio, prendere nota di tutte le somme non incassate e non pagate. Tali somme dovranno poi essere registrate nel momento in cui avverrà effettivamente l’incasso o il pagamento.
Chi è Danilo Del Vecchio
Danilo Del Vecchio è un libero professionista specializzato nel ruolo di temporary manager. Opera principalmente come responsabile commerciale, avendo un ruolo di rilievo nell’organizzazione delle aziende con cui collabora. Ha base a Roma, ma lavora in diverse città italiane. Le sue principali responsabilità includono lo sviluppo e l’implementazione di strategie commerciali, la gestione del team di vendita, la pianificazione e il monitoraggio delle attività di vendita, l’analisi dei dati di vendita, la gestione delle relazioni con clienti chiave e la ricerca di nuove opportunità di business. Inoltre, Danilo Del Vecchio si occupa anche di campagne di marketing e comunicazione, assicurando che siano allineate agli obiettivi aziendali. La sua profonda competenza e approccio strategico lo rendono essenziale per il successo e la crescita delle aziende con cui collabora.